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Saylor (Strategy): “Bitcoin, un’Offerta che non si Può Rifiutare”

Bitcoinist

Bitcoin News / Bitcoinist 11 Views

Il 4 agosto 2025, Michael Saylor, presidente di Strategy, ha fatto tremare il mondo delle criptovalute con un semplice tweet: “Bitcoin un’offerta che non puoi rifiutare”.

Una frase emblematica, presa in prestito dal celebre film Il Padrino, che per Saylor riassume alla perfezione il valore irrinunciabile di Bitcoin.Il messaggio ha fatto rapidamente il giro dei social, riaccendendo i riflettori sulle colossali operazioni crypto della società e sulle previsioni audaci di Saylor per il futuro del re delle criptovalute.

Acquisti aggressivi di Bitcoin

Secondo quanto riportato, Strategy ha appena acquistato 21.021 BTC per un valore complessivo di circa 2,46 miliardi di dollari, a un prezzo medio di 117.256 dollari per coin.

Con questa operazione, il patrimonio in Bitcoin della società è salito a 628.791 BTC.

Agli attuali livelli di mercato, queste riserve valgono circa 71,4 miliardi di dollari, una cifra che rafforza ulteriormente il ruolo dominante di Strategy nel panorama degli investitori istituzionali in Bitcoin.

Dall’inizio dell’anno, grazie alla costante ascesa dei prezzi, la società ha registrato un rendimento del 25% sulle proprie riserve in BTC.

Bitcoin come “un’offerta troppo allettante”: Saylor torna a far parlare di sé

Michael Saylor non è mai stato timido quando si tratta di usare parole forti. Ha definito Bitcoin come “uno sciame di calabroni cibernetici al servizio della dea della saggezza, che si nutrono del fuoco della verità”.

Parole che non sembrano uscite da un white paper tecnico, ma da un poema mistico. L’obiettivo è chiaro: per Saylor, Bitcoin non è solo codice o denaro digitale. È una forza destinata a cambiare radicalmente il modo in cui le persone risparmiano e spendono.

Holding istituzionali in ascesa

Strategy non è l’unica società quotata a costruirsi un maxi-portafoglio crypto. Giganti come iShares ETF di BlackRock e i trust di Grayscale detengono anch’essi porzioni significative dell’offerta totale di BTC.

Nel complesso, questi attori istituzionali controllano circa un quarto di tutti i Bitcoin in circolazione – un livello di concentrazione mai visto prima. Solo pochi anni fa, nessuna istituzione arrivava a possedere più che una piccola frazione. Oggi, invece, tesorerie aziendali e fondi d’investimento sono diventati protagonisti assoluti.

Prezzo stabile, ma rischio elevato

L’interesse istituzionale ha contribuito a smorzare la volatilità di Bitcoin. I grandi acquirenti tendono a mantenere le posizioni anche nei momenti turbolenti, e i loro ordini costanti aiutano a colmare i vuoti lasciati dai trader più piccoli.

Ma concentrare così tanto capitale su un singolo asset non è privo di rischi. Un improvviso calo del prezzo potrebbe avere un impatto enorme sul bilancio di Strategy. I guadagni su carta possono svanire in poche ore se cambia il sentiment del mercato – ma questa è un’altra storia.

Per Saylor, citare Il Padrino non è solo una trovata scenica. È una dichiarazione d’intenti. Con un’offerta fissa e una domanda in costante aumento, Bitcoin rappresenta – ai suoi occhi – un’offerta troppo buona per essere rifiutata.


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